Anche quest’anno il Lombardia Aerospace Cluster è presente al Salone dell’aeronautica e dello spazio Le Bourget di Parigi, una delle più importanti vetrine al mondo per il settore, che si terrà dal 19 al 25 giugno.
Oltre ai grandi player del distretto lombardo presenti negli chalet, faranno mostra di sé, dei propri prodotti e dei propri progetti anche 13 piccole e medie imprese di quello che è, per competenze e valore della produzione, uno dei più importanti indotti nazionali ed europei del comparto aerospaziale. Il Cluster, come ormai tradizione degli ultimi anni, e in continuità con il percorso di internazionalizzazione intrapreso in collaborazione con la Camera di Commercio di Varese, sarà presente con un proprio stand istituzionale nella Hall 1 (stand F280) del salone, quella riservata alle imprese italiane. Si tratta di uno spazio di più di 100 metri quadrati all’interno del quale gli operatori internazionali potranno entrare in contatto con tutto il Cluster e, nello specifico, con 7 PMI presenti fisicamente con i propri rappresentanti e cataloghi. Parliamo di aziende come Aviochem, Cordon Electronics Italia, Flame Spray, Italiana Ponti Radio, Jointek Aerospace, Mecaer Aviation Group, Merletti Aerospace. A queste si affiancheranno le imprese che con i loro stand individuali circonderanno lo spazio istituzionale: Ase, Logic, Secondo Mona, Selt, Technosprings Italia ed Aerea, che quest’anno celebra a Le Bourget i 90 anni di attività.
Qui di seguito puoi seguire il reportage dell’ufficio stampa del Lombardia Aerospace Cluster, con gli articoli, le video-interviste e il servizio fotografico.
Gli articoli:
L’aerospazio lombardo punta al rilancio
Anche quest’anno il Lombardia Aerospace Cluster sarà presente al Salone dell’aeronautica e dello spazio Le Bourget di Parigi, una delle più importanti vetrine al mondo per il settore, che si terrà dal 19 al 25 giugno.
Oltre ai grandi player del distretto lombardo presenti negli chalet, faranno mostra di sé, dei propri prodotti e dei propri progetti anche 13 piccole e medie imprese di quello che è, per competenze e valore della produzione, uno dei più importanti indotti nazionali ed europei del comparto aerospaziale. Il Cluster, come ormai tradizione degli ultimi anni, e in continuità con il percorso di internazionalizzazione avviato con la collaborazione della Camera di Commercio di Varese, sarà presente con un proprio stand istituzionale nella Hall 1 del salone (stand F280), quella riservata alle imprese italiane. Si tratta di uno spazio di più di 100 metri quadrati all’interno del quale gli operatori internazionali potranno entrare in contatto con tutto il Cluster e, nello specifico, con 7 PMI presenti fisicamente con i propri rappresentanti e cataloghi. Parliamo di aziende come Aviochem, Cordon Electronics Italia,Flame Spray, Italiana Ponti Radio, Jointek Aerospace, Mecaer Aviation Group, Merletti Aerospace. A queste si affiancheranno le imprese che con i loro stand individuali circonderanno lo spazio istituzionale: Ase, Logic, Secondo Mona, Selt,Technosprings Italia ed Aerea, che quest’anno celebra a Le Bourget i 90 anni di attività.
Questa la presenza del Lombardia Aerospace Cluster ad un appuntamento, quello di Le Bourget, che richiamerà a Parigi 150mila visitatori business e 200mila visitatori del grande pubblico, a cui il salone aprirà le porte al pubblico durante le giornate del 23, 24 e 25 giugno. In totale ci saranno 296 delegazioni provenienti da 91 diversi Paesi. Gli espositori sono più di 2.300 in rappresentanza delle imprese di 48 Paesi.
“È in momenti come questi – spiega il Presidente del Lombardia Aerospace Cluster, Angelo Vallerani – che il nostro Cluster esprime il massimo del valore aggiunto possibile per le piccole e medie imprese. L’adesione delle PMI al nostro network di aziende permette loro di essere presenti ad appuntamenti di massima visibilità per gli operatori del settore. Senza il Cluster per molte delle imprese della collettiva sarebbe impossibile intercettare le opportunità che offre un evento fieristico come quello di Parigi dove si concentrerà tutto il mondo che conta dell’industria aerospaziale”. L’obiettivo è sempre lo stesso: “Permettere ad ogni PMI di poter trovare una propria autonoma presenza sui mercati esteri, diversificando il proprio business. Senza dover legare per forza le proprie sorti ad un singolo grande player. Sono tantissime le aziende del nostro indotto che hanno le carte in regola per riuscirci, noi le vogliamo semplicemente accompagnare, facendo squadra e rendendo possibile a livello di budget la presenza in rassegne dai costi non indifferenti”.
Quello lombardo è un distretto industriale a cui fanno capo 220 imprese che danno lavoro a 16mila addetti e che producono un valore aggiunto sul territorio pari a 5,4 miliardi di euro. Di solito i nomi più conosciuti sono quelli legati a quel 6,5% delle grandi imprese produttrici di aerei, elicotteri, satelliti e payload scientifici che impiegano il 38,9% della forza lavoro regionale del settore. Ma alla base della piramide produttiva ci sono imprese impegnate nella realizzazione di sistemi, strumentazioni, equipaggiamenti, materiali speciali, componenti meccanici e sub-sistemi che rappresentano il 68,7% delle imprese (e questo ci sarebbe da aspettarselo), ma anche (ed è l’aspetto meno conosciuto, ma più importante) il 49,5% delle forze lavoro. Senza contare il 24,8% delle imprese di servizio (progettazione, engineering ecc.) che impiega l’11,6% degli addetti.
“Il nostro è un settore – spiega Angelo Vallerani – fondamentale per Lombardia, sia sotto il profilo dell’occupazione, sia della produzione. Ma il valore delle nostre imprese non è solo economico sta anche nelle capacità tecnologiche pervasive che dal comparto dell’aerospazio, dove vengono incubate, riescono poi a far crescere e sviluppare anche altri settori industriali. Siamo inoltre un asset strategico per tutto il Paese. Saloni come Le Bourget sono l’occasione giusta per ricordarlo e per impostare insieme alle nostre istituzioni nazionali e regionali i necessari piani di accompagnamento delle imprese sui mercati che non può che avvenire di concerto tra pubblico e privato. Il mondo politico internazionale è in forte trasformazione. Stanno cambiando le alleanze. Sono in evoluzioni scenari mai visti prima. Passaggi che, per un settore come il nostro, richiedono un forte riposizionamento sui mercati che può avvenire solo in stretta sinergia con le istituzioni. Anche solo per l’avanzare di un protezionismo a cui dobbiamo saperci adattare. Basti pensare l’importanza che riveste per il nostro sistema il mercato statunitense”.
Da qui il fitto calendario di incontri del Lombardia Aerospace Cluster a Le Bourget. Stilato anche alla luce delle nuove sfide illustrate da Angelo Vallerani. Tra gli altri sono al momento previsti gli incontri con il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti; con il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni; con il Governatore dello Stato del Michigan, con l’European Defence Agency. Momenti istituzionali, da una parte, e strette di mano business, dall’altra. In calendario, tra gli altri, gli incontri con i rappresentanti di realtà del calibro di Pilatus Aircraft, Piaggio, Thales Alenia Space, Lockeed Martin, Parker Aerospace.
Quante Pmi ci sono dentro un velivolo?
Un cluster, una specializzazione. Girando per gli stand del salone Le Bourget di Parigi dedicato all’industria aerospaziale ci si accorge come la strategia sia condivisa da più di un distretto produttivo: mettere in mostra un aspetto specifico della capacità produttiva delle proprie imprese. Quella parte del ciclo di realizzazione di un velivolo dove si è i primi al mondo. Cercando di attrarre su di essa l’attenzione degli operatori presenti ad uno degli eventi espositivi del settore tra i più importanti al mondo. Non è così però per il Lombardia Aerospace Cluster. Tre immagini che accolgono i visitatori allo stand lombardo sono eloquenti. Sono pannelli che rappresentano le tecnologie necessarie per fare un aereo, un elicottero, un satellite. Ci si aspetta che subito negli incontri i rappresentanti delle imprese lombarde spieghino meglio quali tecnologie facciano capo al cluster lombardo. Ma la risposta è in quelle stesse foto. Infografiche che, in realtà, illustrando l’industria aerospaziale dalla A alla Z, spiegano anche la multi-specializzazione di un distretto che nel raggio di pochi chilometri è in grado di produrre tutto ciò che occorre per volare in cielo e per analizzare lo spazio. Dal più piccolo bullone fino all’assemblaggio finale che fa capo ai grandi player, anch’essi presenti in Lombardia, basti pensare a nomi come Leonardo,OHB Italia, Thales Alenia Space, Thales Italia a cui si affiancano medie company come Elettronica Aster, Secondo Mona, Aerea, Logic, Ase. Poi via via tutte le altre Pmi. Ognuna, anche la più piccola, è uno scrigno tecnologico. Indispensabile al tutto.
Basta un video per rendersene conto. Realizzato semplicemente chiedendo alle 13 Pmi presenti al Salone Le Bourget (#PAS17) quale sia il loro business.
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Strutture, meccanica, metalli e materiali speciali. Sistemi elettrici ed elettronici, design. Information Technologies, acustica e metodologie di gestione delle vibrazioni, engineering. La piramide produttiva del Lombardia Aerospace Cluster è completa. E ad essa si lega anche tutto un mondo dei servizi. Anche questo ben radicato sul territorio. Su cui operano anche sei importanti Università e centri di ricerca fortemente orientati all’aerospazio: Politecnico di Milano, LIUC – Università Cattaneo, CNR, Università degli Studi di Pavia, Istituto Nazionale Nazionale di Astrofisica, Università Bicocca di Milano.
Il Lombardia Aerospace Cluster atterra a Parigi
Anche quest’anno il Lombardia Aerospace Cluster sarà presente al Salone dell’aeronautica e dello spazio Le Bourget di Parigi, una delle più importanti vetrine al mondo per il settore, che si terrà dal 19 al 25 giugno.
Oltre ai grandi player del distretto lombardo presenti negli chalet, faranno mostra di sé, dei propri prodotti e dei propri progetti anche 13 piccole e medie imprese di quello che è, per competenze e valore della produzione, uno dei più importanti indotti nazionali ed europei del comparto aerospaziale. Il Cluster, come ormai tradizione degli ultimi anni, e in continuità con il percorso di internazionalizzazione avviato con la collaborazione della Camera di Commercio di Varese, sarà presente con un proprio stand istituzionale nella Hall 1 del salone (stand F280), quella riservata alle imprese italiane. Si tratta di uno spazio di più di 100 metri quadrati all’interno del quale gli operatori internazionali potranno entrare in contatto con tutto il Cluster e, nello specifico, con 7 PMI presenti fisicamente con i propri rappresentanti e cataloghi. Parliamo di aziende come Aviochem, Cordon Electronics Italia,Flame Spray, Italiana Ponti Radio, Jointek Aerospace, Mecaer Aviation Group, Merletti Aerospace. A queste si affiancheranno le imprese che con i loro stand individuali circonderanno lo spazio istituzionale: Ase, Logic, Secondo Mona, Selt,Technosprings Italia ed Aerea, che quest’anno celebra a Le Bourget i 90 anni di attività.
Questa la presenza del Lombardia Aerospace Cluster ad un appuntamento, quello di Le Bourget, che richiamerà a Parigi 150mila visitatori business e 200mila visitatori del grande pubblico, a cui il salone aprirà le porte al pubblico durante le giornate del 23, 24 e 25 giugno. In totale ci saranno 296 delegazioni provenienti da 91 diversi Paesi. Gli espositori sono più di 2.300 in rappresentanza delle imprese di 48 Paesi.
“È in momenti come questi – spiega il Presidente del Lombardia Aerospace Cluster, Angelo Vallerani – che il nostro Cluster esprime il massimo del valore aggiunto possibile per le piccole e medie imprese. L’adesione delle PMI al nostro network di aziende permette loro di essere presenti ad appuntamenti di massima visibilità per gli operatori del settore. Senza il Cluster per molte delle imprese della collettiva sarebbe impossibile intercettare le opportunità che offre un evento fieristico come quello di Parigi dove si concentrerà tutto il mondo che conta dell’industria aerospaziale”. L’obiettivo è sempre lo stesso: “Permettere ad ogni PMI di poter trovare una propria autonoma presenza sui mercati esteri, diversificando il proprio business. Senza dover legare per forza le proprie sorti ad un singolo grande player. Sono tantissime le aziende del nostro indotto che hanno le carte in regola per riuscirci, noi le vogliamo semplicemente accompagnare, facendo squadra e rendendo possibile a livello di budget la presenza in rassegne dai costi non indifferenti”.
Quello lombardo è un distretto industriale a cui fanno capo 220 imprese che danno lavoro a 16mila addetti e che producono un valore aggiunto sul territorio pari a 5,4 miliardi di euro. Di solito i nomi più conosciuti sono quelli legati a quel 6,5% delle grandi imprese produttrici di aerei, elicotteri, satelliti e payload scientifici che impiegano il 38,9% della forza lavoro regionale del settore. Ma alla base della piramide produttiva ci sono imprese impegnate nella realizzazione di sistemi, strumentazioni, equipaggiamenti, materiali speciali, componenti meccanici e sub-sistemi che rappresentano il 68,7% delle imprese (e questo ci sarebbe da aspettarselo), ma anche (ed è l’aspetto meno conosciuto, ma più importante) il 49,5% delle forze lavoro. Senza contare il 24,8% delle imprese di servizio (progettazione, engineering ecc.) che impiega l’11,6% degli addetti.
“Il nostro è un settore – spiega Angelo Vallerani – fondamentale per Lombardia, sia sotto il profilo dell’occupazione, sia della produzione. Ma il valore delle nostre imprese non è solo economico sta anche nelle capacità tecnologiche pervasive che dal comparto dell’aerospazio, dove vengono incubate, riescono poi a far crescere e sviluppare anche altri settori industriali. Siamo inoltre un asset strategico per tutto il Paese. Saloni come Le Bourget sono l’occasione giusta per ricordarlo e per impostare insieme alle nostre istituzioni nazionali e regionali i necessari piani di accompagnamento delle imprese sui mercati che non può che avvenire di concerto tra pubblico e privato. Il mondo politico internazionale è in forte trasformazione. Stanno cambiando le alleanze. Sono in evoluzioni scenari mai visti prima. Passaggi che, per un settore come il nostro, richiedono un forte riposizionamento sui mercati che può avvenire solo in stretta sinergia con le istituzioni. Anche solo per l’avanzare di un protezionismo a cui dobbiamo saperci adattare. Basti pensare l’importanza che riveste per il nostro sistema il mercato statunitense”.
Da qui il fitto calendario di incontri del Lombardia Aerospace Cluster a Le Bourget. Stilato anche alla luce delle nuove sfide illustrate da Angelo Vallerani. Tra gli altri sono al momento previsti gli incontri con il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti; con il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni; con il Governatore dello Stato del Michigan, con l’European Defence Agency. Momenti istituzionali, da una parte, e strette di mano business, dall’altra. In calendario, tra gli altri, gli incontri con i rappresentanti di realtà del calibro di Pilatus Aircraft, Piaggio, Thales Alenia Space, Lockeed Martin, Parker Aerospace.
Maroni a Le Bourget: “Un Assessore per tutti i cluster lombardi”
Non solo momento di incontri di business, di scambi di biglietti da visita tra imprese, di primi contatti per possibili futuri contratti. Un salone come quello parigino di Le Bourget è, per le aziende del Lombardia Aerospace Cluster, anche un’occasione importante per allacciare rapporti più stretti con le proprie istituzioni. Nazionali e regionali. Ieri (lunedì 19 giugno), primo giorno di esposizione, era stato il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a fare visita allo stand dell’industria aerospaziale lombarda, che ospita i rappresentanti di 13 piccole e medie imprese del territorio.
Non è solo una questione di avanzare richieste ma di far capire alla politica l’importanza economica, occupazionale e tecnologica di un settore strategico e dalle capacità di contaminazione positiva con tutto il mondo produttivo che ruota intorno all’industria, anche quella non strettamente legata al comparto.
“Le richieste al governo nazionale – spiega da Parigi il Presidente del Lombardia Aerospace Cluster, Angelo Vallerani – sono di un supporto più puntuale all’intero settore aerospaziale. In Paesi esteri vediamo il governo molto più presenti al fianco delle imprese nostre concorrenti del comparto. Chiediamo, dunque una cabina di regia dell’aeronautica a livello ministeriale per supportare le aziende. Le competenze ci sono, le abbiamo: sia nei prime contractor nazionali, sia nelle piccole e medie imprese. Abbiamo know-how, abbiamo i prodotti. Quello che manca è un sistema-Paese in grado di accompagnarci sui mercati. Il Ministro Pinotti ha promesso di venire a trovare il nostro Cluster. Stiamo lavorando per organizzare una sua visita in autunno tra le nostre imprese. Per fare vedere al Governo le nostre capacità e la nostra propositività per affrontare il futuro”.
Oggi, martedì 20 giugno, è stata la volta del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Una visita che si è tradotta in un’ora di intensi colloqui con i rappresentanti del Cluster e con gli esponenti delle piccole e medie imprese. Di cui il Governatore ha raccolto le richieste, i bisogni e le impressioni sull’andamento del settore.
“Il Lombardia Aersospace Cluster con i suoi aerei, i suoi elicotteri, il suo comparto dello spazio è un’eccellenza della nostra regione”, ha affermato il Presidente Maroni. “Come Governatore sostengo gli sforzi delle imprese per rimanere competitive nel mondo. Uno sforzo imponente che cerchiamo di aiutare mettendo a disposizione risorse destinate soprattutto all’innovazione e alla ricerca. Ho visto rispetto allo scorso anno durante l’evento di Farnborough a Londra tante novità, segno che le nostre imprese sono capaci di innovare, ed è questo il segreto del loro successo”.
Da Parigi il Presidente Roberto Maroni ha confermato il sostegno della Regione ad un Cluster, quello dell’aerospazio, considerato strategico per tutta l’economia lombarda, annunciando anche un cambio di passo nelle politiche di supporto dei nove cluster tecnologici riconosciuti dalla Lombardia, compreso, dunque, anche quello aerospaziale: “Penso che sia utile assegnare ad una persona nello specifico la gestione dei nostri cluster. È una proposta che mi è stata suggerita qui a Parigi dalle imprese, mi sembra una buona idea. Quando tornerò voglio incaricare uno dei nostri Assessori di occuparsi in maniera specifica dei Cluster per coordinare il supporto che tutta la Regione, non solo un singolo assessorato, può dare”.
Ma cosa chiede il Lombardia Aerospace Cluster a Regione Lombardia? Così il Presidente Angelo Vallerani: “Al governo regionale che ci è sempre stato vicino in questo momento mi sono sentito di chiedere un supporto ancora maggiore”. Non tanto in termini di risorse: “Abbiamo bisogno dell’individuazione di una persona di riferimento. Il Presidente Maroni ci ha garantito che al rientro da Parigi identificherà una persona che avrà un ruolo più operativo nell’accompagnamento del cluster anche per l’individuazione di finanziamenti più mirati per le attività di ricerca e sviluppo del comparto”.
I video:
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Le imprese presenti a Le Bourget con il Lombardia Aerospace Cluster:
· Aerea
· Ase
· Logic
· Secondo Mona
· Selt
· Technosprings Italia
· Aviochem
· Cordon Electronics Italia
· Flame Spray
· Italiana Ponti Radio
· Jointek Aerospace
· Mecaer Aviation Group
· Merletti Aerospace
La partecipazione del Cluster all’Air Show è stata supportata dalle risorse messe in campo da Regione Lombardia per il consolidamento dei Cluster tecnologici attraverso fondi europei POR FESR.