Aeromart – Tolosa 2022

Il Lombardia Aerospace Cluster parteciperà, insieme a 17 imprese socie, alla quattordicesima edizione di Aeromart, che si terrà a Tolosa dal 29 novembre al 1 dicembre 2022.

Di seguito l’elenco delle imprese partecipanti:

Potrete trovare il LAC allo stand D45, Hall 2.

SPACE ECONOMY: opportunità del settore e nuovi servizi di consulenza

Segnaliamo l’incontro “SPACE ECONOMY: opportunità del settore e nuovi servizi di consulenza”, in cui verranno trattati i nuovi servizi di consulenza dedicati alle imprese che operano nel settore spaziale, con particolare focus sulla “space law” ed in generale sul supporto legale associato alla space economy.

L’evento si terrà il 25 novembre dalle ore 12, presso lo Studio Legale A&A, e vedrà un intervento del Presidente del Cluster, Angelo Vallerani.

In allegato potete trovare la locandina con ulteriori dettagli e il link per la registrazione.

Evento di presentazione WEAREAM

Comunichiamo che è nato WEAREAM, il nuovo Centro di Competenza in Tecnologie Additive, con sede all’interno del Centro Servizi tecnici alle Imprese – AQM Srl, Socio del nostro Cluster.

Durante l’evento di presentazione, che si terrà giovedì 1 dicembre, presso la sede di AQM Srl, sarà possibile conoscere la value proposition di WEAREAM e approfondire i numerosi servizi offerti, le competenze esistenti, le soluzioni personalizzate e integrate, l’innovazione in ambito nuovi materiali, processi e tecnologie.

Trovate in allegato la locandina con ulteriori informazioni.

L’università di Pavia nel consorzio del progetto che mira a preparare le basi per la comunicazione quantistica globale tramite satellite

L’entanglement quantistico, una volta descritto da Albert Einstein come una “inquietante azione a distanza”, è ora considerato una risorsa chiave per le molte applicazioni nell’elaborazione e nella trasmissione sicura delle informazioni.

La realizzazione di una rete quantistica capace di distribuire stati entangled a livello globale permetterà di realizzare appieno il potenziale delle tecnologie quantistiche, dal quantum computing alla crittografia quantistica.

Tale obiettivo si scontra però con numerose difficoltà. Sono in corso esperimenti in tutto il mondo per scambiare fotoni entangled su lunghe distanze tramite reti in fibra ottica. Tuttavia le inevitabili perdite nella trasmissione in fibra limitano il raggio di trasmissione terrestre a poche centinaia di chilometri. Questo rende i collegamenti via satellite l’unica soluzione per distanze più grandi.

Il progetto di ricerca HYPERSPACE mira a creare le basi per una rete di comunicazione quantistica intercontinentale in grado di collegare Europa e Canada, appoggiandosi a piattaforme spaziali. L’obiettivo di HYPERSPACE sarà quello di progettare e testare dispositivi quantistici capaci di emettere fasci di luce entangled in grado di resistere alle perdite e al rumore tipici dei canali spazio-terra. Questo obiettivo sarà raggiunto grazie all’uso dell’entanglement a più gradi di libertà, il cosiddetto hyper-entanglement, e la realizzazione di sorgenti ultra-brillanti integrate in silicio.

HYPERSPACE nasce dalla cooperazione tra 5 partner europei (il Fraunhofer Institute di Jena in Germania, le Università di Pavia e Padova in Italia, il Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives CEA-LETI di Grenoble in Francia, Vienna University of Technology in Austria) e 3 Canadesi (l’Institut National de la Recherche Scientifique, l’Università di Toronto e l’Università di Waterloo).  Il gruppo di ricerca dei professori Daniele Bajoni, Matteo Galli e Marco Liscidini dell’Università di Pavia dirigerà parti importanti della ricerca di HYPERSPACE grazie all’esperienza più che decennale sulla fotonica quantistica integrata in silicio.

Il progetto è cofinanziato dalla Commissione Europea (nell’ambito del programma Horizon Europe) e dal Natural Sciences and Engineering Research Council of Canada (NSERC) con 2,8 milioni di euro. La rilevanza strategica del progetto è testimoniata dal comunicato stampa congiunto tra UE e Canada emesso in occasione del suo avvio (https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/news/joint-eucanada-quantum-research-projectshttps://twitter.com/DigitalEU/status/1577985329314807813).

La filiera lombarda della mobilità sostenibile prende corpo

Il Green New Deal europeo ha posto l’obiettivo di raggiungere, entro il 2050, emissioni zero e una riduzione del 90% delle esalazioni di gas ad effetto serra nei trasporti: per l’Italia e l’Europa intera si tratta di una sfida e al tempo stesso di un’opportunità. E a cogliere in pieno questa sfida è il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, progetto nato dalla sinergia di 25 Università, con i relativi centri di ricerca, insieme a 24 grandi imprese attive nell’ambito della mobilità e delle infrastrutture, con lo scopo di accompagnare la transizione green e digitale del comparto in un’ottica sostenibile e supportando le istituzioni locali nell’implementazione di soluzioni moderne, sostenibili ed inclusive.

“Si tratta di un progetto ambizioso, che prevede un investimento di 394 milioni di euro per i primi 3 anni dal 2023 al 2025, con il coinvolgimento di 696 ricercatori degli enti partner e l’impiego di 574 nuovi assunti. Uno strumento reale per la crescita e lo sviluppo in un settore chiave come quello della mobilità, che si stima raggiungerà un valore complessivo a livello nazionale, nel 2030, di 220 miliardi di euro, assorbendo il 12% della forza lavoro”, spiega Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano nel corso della prima edizione di Next Mobility Exhibition, evento internazionale nato come prima tappa di un progetto innovativo dedicato all’ecosistema della mobilità. “Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile ha la possibilità di valorizzare l’offerta di ricerca e innovazione e la domanda di innovazione – prosegue Resta –. Cosa significa questo? Che le imprese che vogliono avviare un processo di innovazione e di ricerca con altre imprese o con enti di ricerca, possono rivolgersi al Centro, che ha a disposizione oltre 30 milioni di euro per fare open call su determinate tecnologie: speriamo presto di ingaggiare altre piccole e medie imprese e startup in questa avventura”.

Sostenibilità è anche la parola d’ordine alla base delle progettualità di SEA Spa (società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate) declinata in una serie di iniziative alcune già in campo, altre ancora in fase di progettazione. “Il progetto più suggestivo su cui stiamo lavorando – racconta il CEO aziendale Armando Brunini – riguarda la mobilità urbana aerea. Ci aspettiamo che nel giro di pochi anni saranno pronti i velivoli a decollo verticale, completamente elettrici, che avranno un raggio di percorrenza medio-breve, molto utili per decongestionare il traffico urbano”. Ed è proprio su questa progettualità che SEA sta investendo, anche attraverso una collaborazione con il Politecnico di Milano, per la stesura di un Masterplan per lo sviluppo, nel prossimo decennio, di un network di vertiporti da cui i veicoli a decollo verticale potranno, per l’appunto, prendere il volo e ovviamente anche atterrare. “Abbiamo individuato un numero potenziale di vertiporti, qualcosa in più di un eliporto e meno di un aeroporto, che sorgeranno in giro per la città e per la regione. L’obiettivo realistico in Lombardia che ci siamo posti sono le Olimpiadi invernali di Milano Cortina del 2026: l’idea è, quindi, di partite con 4 vertiporti. Gli atleti saliranno sul velivolo, una sorta di evoluzione di un drone elettrico e in 10/15 minuti saranno a destinazione. Evitando di prendere il taxi, trovare traffico e inquinare ulteriormente l’ambiente. SEA vuole avere un ruolo nell’agevolare la partenza di questa nuova tipologia di industria innovativa, affascinante e sostenibile”, sottolinea ancora Brunini.

Tra le collaborazioni strette da SEA in ottica di mobilità sostenibile, in vista proprio dell’evento olimpico, c’è quella con il Lombardia Aerospace Cluster, come spiega il Presidente Angelo Vallerani: “Abbiamo preso come riferimento le Olimpiadi 2026 per avere una data certa entro cui mettere a disposizione ed iniziare a mostrare la reale applicabilità delle tecnologie legate alla Urban Air Mobility. Da una parte, quindi, l’evento olimpico fungerà da vetrina internazionale delle competenze messe in campo per questo progetto dalle imprese della regione Lombardia e, dall’altra, sarà anche l’occasione per fare un assesment di tutte le skill presenti sul territorio. L’obiettivo è aiutare le aziende nel percorso di riconversione verso queste nuove tecnologie, in modo tale che siano pronte per il mercato del futuro. Ad occuparsi di Urban Air Mobility nei prossimi anni saranno, infatti, non solamente le imprese del comparto aeronautico ma anche quelle dell’automotive, che confluiranno insieme in una sorta di mercato ibrido”.

E sulle potenzialità della mobilità aerea avanzata il Politecnico di Milano ha svolto uno studio, commissionato proprio da SEA, i cui risultati sono a dir poco promettenti. “Abbiamo dimostrato che fondamentalmente c’è un’alta potenzialità per i servizi di Urban Air Mobility, soprattutto per alcuni segmenti di mercato – spiega Pierluigi Coppola, Docente del Polimi –. In particolare, quelli business e quei segmenti di popolazione ad alto reddito che si spostano per turismo verso località che oggi sono ad una bassa accessibilità, come ad esempio le valli alpine oppure i laghi che in un prossimo futuro potrebbero essere raggiunti in pochi minuti utilizzando dei servizi di aerotaxi. Una cosa che è emersa dal nostro studio è che, in prospettiva, i servizi di Urban Air Mobility potranno avere largo impiego anche per gli spostamenti urbani, soprattutto nel momento in cui il fattore che oggi è critico, ovvero il costo di utilizzo di questo servizio, potrà beneficiare di economie di scala, rendendolo così più accessibile anche ad altri segmenti di mercato, contribuendo in un’ottica di integrazione al sistema della mobilità urbana”.

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Space Week 2022

Comunichiamo che il 9 e 10 novembre 2022 si terrà a Roma la Space Week.

Questo evento organizzato da ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) comprenderà:

  • Incontri B2B con attori internazionali;
  • presentazioni sullo stato dell’arte e su sviluppi futuri nel settore dello Spazio;
  • sessioni informative su possibilità di finanziamenti.

Clicca qui per ottenere ulteriori informazioni.

Pubblicazione Booklet CTL

Anche il nostro Cluster è presente nel booklet redatto da Confindustria Lombardia, incentrato sui Cluster Tecnologici Lombardi.

In allegato potete trovare il documento, nel quale vengono riportate le caratteristiche principali di ognuno.

Aviometal, 70 anni di trasformazione dell’alluminio

L’impresa con sede ad Arsago Seprio e Mornago distribuisce, in tutta Italia, semilavorati che, una volta trasformati, diventano macchinette del caffè, biciclette, motori nell’ambito aerospace, parti di automobili e sponde dei camion. Una realtà oggi guidata da Marco e Federico Monti, rispettivamente seconda e terza generazione dell’azienda di famiglia

Chiara Mazzetti

Appena si varca la soglia degli stabilimenti della Aviometal in corso Sempione 15 ad Arsago Seprio, ci si imbatte in un vero e proprio pezzo d’aeroplano, uno di quelli che si muovono sull’ala dell’aereo seguendo le correnti d’aria ad alta quota. Fa un certo effetto, a pensarci bene. A fare da cornice a questo grande e lucente reperto è una lunga serie di modellini di aerei di ogni sorta, parte della collezione privata di Federico Monti, Amministratore Delegato dell’azienda, terza generazione dopo il padre Marco e il nonno Giuseppe Alberto, il fondatore. “Avevo la passione, da bambino, di questi plastici in scala. Il mio sogno era studiare astronomia. Poi il cuore e la famiglia mi hanno indirizzato altrove”, racconta il più giovane dei Monti che, in un certo senso, non si è poi allontanato troppo dal sogno che custodiva nel cassetto da bimbo. La Aviometal, infatti, nel lontano 1952 nacque, per volontà del nonno di Federico, proprio per servire il comparto aeronautico, nello specifico la storica azienda Caproni. Sempre col naso all’insù, rivolto verso il cielo, insomma.

Da quell’inizio sono passati la bellezza di 70 anni e l’impresa distributrice di semilavorati in lega di alluminio e materiali non ferrosi, specializzata in piccole lavorazioni di taglio a misura (cut to size), dal settore dell’aerospazio si è espansa in svariati comparti, tra cui le costruzioni meccaniche, il packaging, il settore automobilistico, servendo clienti come Brembo, Ferrari e Dallara, il navale, il ferroviario e l’industria elettronica.

Macchine, biciclette, automotive, aerospace (anche ESA, l’Agenzia Spaziale Europea), ferroviario ed elettronica: questi solamente alcuni degli impieghi finali delle lavorazioni che nascono alla Aviometal, tra i due stabilimenti in provincia di Varese, ad Arsago Seprio e Mornago. 

“Dalle fabbricazioni più banali a quelle complesse, serviamo clienti provenienti da tutto lo Stivale e anche qualcuno in Svizzera”, spiega Marco Monti, Presidente del Cda dell’azienda varesina che per il 99% vende in Italia, impiega 54 dipendenti e ha chiuso lo scorso anno con un fatturato pari a 42 milioni di euro. “Siamo passati dall’avere appena 4 dipendenti a più di 50, partendo dall’affitto di parte dei magazzini della Caproni, dove siamo rimasti fino al 1977 per poi espanderci negli stabilimenti di Arsago Seprio ed avere oltre 12.000 metri quadri di magazzino e 15 macchine per una produzione annuale che supera le 10.000 tonnellate di alluminio”, racconta ancora il Presidente di Aviometal, le cui foto da bambino, in calzoncini corti, al fianco del padre e di un aeroplano proprio in quegli stessi luoghi in cui tutto ebbe inizio, fanno capolino qua e là in azienda.  

Viene da chiedersi quale sia il segreto per tagliare il traguardo dei 70 anni di attività. Sempre che ce ne sia uno. “Il segreto è resistere – ammette Marco Monti –, essere resilienti difronte alle difficoltà per poi essere preparati nel momento della ripresa”. Detto fuori dai denti, serve “pedalare e darsi da fare, andare incontro al cliente e adeguarsi al mercato, sempre”. Anche arrivare alla terza generazione non è per nulla scontato, come testimoniano i numeri: solamente il 40% delle imprese, infatti, riesce a superare la seconda generazione alla guida della stessa azienda e la percentuale si abbassa progressivamente con quelle successive. “È già un risultato di tutto rispetto essere arrivati a questo punto – commenta Federico Monti –. Certo, quando ero un ragazzo, seguivo altri sogni, ma dopo la laurea e un’esperienza all’estero, mi si sono aperte le porte dell’azienda di famiglia e, devo confessare, che mi sono fatto prendere dalla passione, cercando di metterci più impegno possibile per portare avanti la società”. D’altra parte, sono affari di famiglia. “L’esempio più grande di coraggio, tempra e dedizione è di sicuro stata mia nonna – prosegue l’Ad di Aviometal –. Nel 1970, dopo la morte di mio nonno Giuseppe Alberto, decise di prendere in mano le redini dell’azienda e diventare Presidente. Pur non avendo tutte le competenze necessarie a guidare un’impresa, scelse di non venderla, mantenendo in famiglia la proprietà”. Decisione che, a posteriori, si può ben dire abbia dato i suoi frutti.

La Aviometal però non è solo famiglia, ma anche legame con il territorio, che si esprime attraverso il supporto a realtà come l’impresa sociale “I bambini delle Fate” che si occupa di ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico e la sponsorizzazione di numerose squadre sportive locali, come ad esempio le “Farfalle” della Pallavolo Femminile UYBA, le giovani della Pallamano Femminile di Cassano Magnano, la squadra di Skate di Cardano Inline ASD e il Motocross di SDM Corse. “Per noi significa investire nel futuro: è importante sostenere i giovani e mostrare vicinanza al territorio. Crediamo che la partecipazione alle attività sociali sia fondamentale”, precisa Marco Monti.

Per quanto riguarda, poi, il capitale umano, per Aviometal “la squadra è molto importante, perché da soli non si va da nessuna parte. Le persone restano con noi tutta una vita lavorativa, ma abbiamo anche in corso un importante ricambio generazionale con nuove assunzioni giovani nel reparto di magazzinaggio”. E se si pensa che alcuni venditori dell’azienda, diventati esperti nel campo dell’alluminio, provenivano in origine dalla vendita di caramelle, lumini del cimitero, auto e assicurazioni, si può proprio dire che in Aviometal tutto sia possibile (o quasi).

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Rinnovata la Convenzione tra il Cluster e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano (DAER)

Siamo lieti di comunicare che il Lombardia Aerospace Cluster ha rinnovato la Convenzione avviata in via sperimentale nel 2020 con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali (DAER) del Politecnico di Milano.

L’iniziativa è volta a sostenere ricerche e attività di studio attraverso l’istituzione di un premio per tirocini, tesi di laurea, dottorati di ricerca o corsi di alta specializzazione.

Dalla prima sottoscrizione pilota nel 2020 con il DAER (link), in questi anni il Cluster ha sottoscritto convenzioni analoghe con l’Università degli Studi di Pavia nel 2021 (link) e con LIUC – Università Cattaneo nel 2022 (al momento in fase di avviamento). L’intenzione è quella di riproporre l’attività in futuro anche con le altre Università socie.

Next Mobility Exhibition – Milano 2022

Dal 12 al 14 ottobre si terrà, presso Rho Fiera Milano, l’edizione 2022 di Next Mobility Exhibition, alla quale il Lombardia Aerospace Cluster parteciperà in collaborazione con il socio SEA.

Tra i temi trattati, anche l’Urban Air Mobility.

Potrete trovarci allo stand A92 C89, nel padiglione 10P.

Clicca qui per maggiori informazioni sull’evento.