L’impresa con sede ad Arsago Seprio e Mornago distribuisce, in tutta Italia, semilavorati che, una volta trasformati, diventano macchinette del caffè, biciclette, motori nell’ambito aerospace, parti di automobili e sponde dei camion. Una realtà oggi guidata da Marco e Federico Monti, rispettivamente seconda e terza generazione dell’azienda di famiglia
Chiara Mazzetti
Appena si varca la soglia degli stabilimenti della Aviometal in corso Sempione 15 ad Arsago Seprio, ci si imbatte in un vero e proprio pezzo d’aeroplano, uno di quelli che si muovono sull’ala dell’aereo seguendo le correnti d’aria ad alta quota. Fa un certo effetto, a pensarci bene. A fare da cornice a questo grande e lucente reperto è una lunga serie di modellini di aerei di ogni sorta, parte della collezione privata di Federico Monti, Amministratore Delegato dell’azienda, terza generazione dopo il padre Marco e il nonno Giuseppe Alberto, il fondatore. “Avevo la passione, da bambino, di questi plastici in scala. Il mio sogno era studiare astronomia. Poi il cuore e la famiglia mi hanno indirizzato altrove”, racconta il più giovane dei Monti che, in un certo senso, non si è poi allontanato troppo dal sogno che custodiva nel cassetto da bimbo. La Aviometal, infatti, nel lontano 1952 nacque, per volontà del nonno di Federico, proprio per servire il comparto aeronautico, nello specifico la storica azienda Caproni. Sempre col naso all’insù, rivolto verso il cielo, insomma.
Da quell’inizio sono passati la bellezza di 70 anni e l’impresa distributrice di semilavorati in lega di alluminio e materiali non ferrosi, specializzata in piccole lavorazioni di taglio a misura (cut to size), dal settore dell’aerospazio si è espansa in svariati comparti, tra cui le costruzioni meccaniche, il packaging, il settore automobilistico, servendo clienti come Brembo, Ferrari e Dallara, il navale, il ferroviario e l’industria elettronica.
Macchine, biciclette, automotive, aerospace (anche ESA, l’Agenzia Spaziale Europea), ferroviario ed elettronica: questi solamente alcuni degli impieghi finali delle lavorazioni che nascono alla Aviometal, tra i due stabilimenti in provincia di Varese, ad Arsago Seprio e Mornago.
“Dalle fabbricazioni più banali a quelle complesse, serviamo clienti provenienti da tutto lo Stivale e anche qualcuno in Svizzera”, spiega Marco Monti, Presidente del Cda dell’azienda varesina che per il 99% vende in Italia, impiega 54 dipendenti e ha chiuso lo scorso anno con un fatturato pari a 42 milioni di euro. “Siamo passati dall’avere appena 4 dipendenti a più di 50, partendo dall’affitto di parte dei magazzini della Caproni, dove siamo rimasti fino al 1977 per poi espanderci negli stabilimenti di Arsago Seprio ed avere oltre 12.000 metri quadri di magazzino e 15 macchine per una produzione annuale che supera le 10.000 tonnellate di alluminio”, racconta ancora il Presidente di Aviometal, le cui foto da bambino, in calzoncini corti, al fianco del padre e di un aeroplano proprio in quegli stessi luoghi in cui tutto ebbe inizio, fanno capolino qua e là in azienda.
Viene da chiedersi quale sia il segreto per tagliare il traguardo dei 70 anni di attività. Sempre che ce ne sia uno. “Il segreto è resistere – ammette Marco Monti –, essere resilienti difronte alle difficoltà per poi essere preparati nel momento della ripresa”. Detto fuori dai denti, serve “pedalare e darsi da fare, andare incontro al cliente e adeguarsi al mercato, sempre”. Anche arrivare alla terza generazione non è per nulla scontato, come testimoniano i numeri: solamente il 40% delle imprese, infatti, riesce a superare la seconda generazione alla guida della stessa azienda e la percentuale si abbassa progressivamente con quelle successive. “È già un risultato di tutto rispetto essere arrivati a questo punto – commenta Federico Monti –. Certo, quando ero un ragazzo, seguivo altri sogni, ma dopo la laurea e un’esperienza all’estero, mi si sono aperte le porte dell’azienda di famiglia e, devo confessare, che mi sono fatto prendere dalla passione, cercando di metterci più impegno possibile per portare avanti la società”. D’altra parte, sono affari di famiglia. “L’esempio più grande di coraggio, tempra e dedizione è di sicuro stata mia nonna – prosegue l’Ad di Aviometal –. Nel 1970, dopo la morte di mio nonno Giuseppe Alberto, decise di prendere in mano le redini dell’azienda e diventare Presidente. Pur non avendo tutte le competenze necessarie a guidare un’impresa, scelse di non venderla, mantenendo in famiglia la proprietà”. Decisione che, a posteriori, si può ben dire abbia dato i suoi frutti.
La Aviometal però non è solo famiglia, ma anche legame con il territorio, che si esprime attraverso il supporto a realtà come l’impresa sociale “I bambini delle Fate” che si occupa di ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico e la sponsorizzazione di numerose squadre sportive locali, come ad esempio le “Farfalle” della Pallavolo Femminile UYBA, le giovani della Pallamano Femminile di Cassano Magnano, la squadra di Skate di Cardano Inline ASD e il Motocross di SDM Corse. “Per noi significa investire nel futuro: è importante sostenere i giovani e mostrare vicinanza al territorio. Crediamo che la partecipazione alle attività sociali sia fondamentale”, precisa Marco Monti.
Per quanto riguarda, poi, il capitale umano, per Aviometal “la squadra è molto importante, perché da soli non si va da nessuna parte. Le persone restano con noi tutta una vita lavorativa, ma abbiamo anche in corso un importante ricambio generazionale con nuove assunzioni giovani nel reparto di magazzinaggio”. E se si pensa che alcuni venditori dell’azienda, diventati esperti nel campo dell’alluminio, provenivano in origine dalla vendita di caramelle, lumini del cimitero, auto e assicurazioni, si può proprio dire che in Aviometal tutto sia possibile (o quasi).
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