E’ stato pubblicato il decreto direttoriale del Ministero dello sviluppo economico 25 settembre 2019 che disciplina le modalità e i termini per la presentazione delle domande e le procedure di concessione ed erogazione delle agevolazioni in forma di voucher a favore delle PMI e delle reti per l’acquisito di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale, nonché di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Il predetto decreto direttoriale fa seguito al decreto del Ministro dello sviluppo economico 2 luglio 2019, attuativo del Voucher per l’Innovation manager e al decreto direttoriale del 29 luglio 2019 che, sempre sull’innovation manager, ha stabilito i termini per l’iscrizione nell’elenco. Pertanto, a partire dal 7 novembre 2019 le imprese e le reti d’impresa potranno avviare la compilazione della domanda per richiedere il Voucher per l’Innovation manager.
La misura ha l’obiettivo di sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti d’impresa, presenti su tutto il territorio nazionale.
Per il Voucher per l’Innovation manager sono disponibili le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2019, per le annualità 2019 e 2020, pari complessivamente a 50 milioni di euro (articolo 1, comma 231, della legge 30 dicembre 2018, n. 145). L’agevolazione verrà concessa sulla base di una procedura a sportello, per cui le domande inviate dalle imprese e dalle reti d’impresa verranno ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.
L’iter di presentazione delle domande di agevolazione è articolato nelle seguenti fasi:
verifica preliminare del possesso dei requisiti di accesso alla procedura informatica, a partire dalle ore 10:00 del 31 ottobre 2019;
compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 7 novembre 2019 e fino alle ore 17.00 del 26 novembre 2019;
invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 3 dicembre 2019.
In allegato potete trovare il decreto direttoriale con i relativi allegati.
Ulteriori approfondimenti sono disponibili a questo link sul sito web del Ministero dello sviluppo economico.
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Il Lombardia Aerospace Cluster, all’interno del percorso Aerospace@Industry4.0, ha avviato una serie di workshop dedicati all’Additive Manufacturing nel settore aerospaziale, per avviare una discussione e un tavolo di confronto sulla tematica, in considerazione dell’interesse espresso da alcuni Soci.
Scopri di più sugli incontri dedicati all’Additive Manufacturing:
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In occasione dell’evento “Focus on: Additive Manufacturing – L’esperienza dei nostri soci: il caso di Aidro” il Presidente del Cluster Lombardia Aerospace Angelo Vallerani ha consegnato alla Professoressa onoraria del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano Amalia Ercoli Finzi un riconoscimento (un premio lunare stampato in 3D) per la sua appassionata e instancabile attività di divulgatrice della tecnica e della scienza spaziale.
Un grazie alla Professoressa Finzi, prima donna a laurearsi in Ingegneria Aeronautica in Italia e “mamma” della Missione Spaziale Rosetta, che ha portato un pezzo d’Europa sul dorso di una cometa lontana 500 milioni di km dalla Terra, per la Lectio Magistralis che nel cinquantesimo anniversario dello sbarco di Armstrong e Aldrin ha ripercorso le tappe più salienti della conquista tecnologica della Luna da parte dell’uomo (e della donna!)
La tecnologia della stampa 3D sbarcherà anche sulla Luna: il progetto del Moon Village, che ospiterà la prima colonia umana sulla Luna, prevede l’utilizzo di particolari stampanti 3D per costruire rifugi utilizzando la regolite lunare.
https://www.aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/IMG_2510-e1568041095494-scaled-1.jpg13312560paolohttps://aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/aerospace-lombardia-logo.pngpaolo2019-09-09 14:58:412019-09-09 14:58:41Lectio magistralis della professoressa Amalia Ercoli Finzi sullo sbarco dell’uomo sulla Luna e le applicazioni 3D nello spazio
Si è tenuta a Taino la seconda tappa del percorso su Additive Manufacturing organizzato dal Distretto aerospaziale lombardo
Il Lombardia Aerospace Cluster avvicina le sue imprese alla stampa 3D: l’esperienza di Aidro
Le aziende del Cluster confermano l’interesse per una tecnologia manifatturiera avanzata in linea con Industria 4.0
Guarda le videointerviste
Circa 20 imprese del Lombardia Aerospace Cluster si sono riunite per approfondire e discutere i temi dell’Additive Manufacturing. Si tratta della seconda tappa di un percorso di approfondimento su un argomento che interessa tutte le imprese socie del distretto.
L’Additive Manufacturing – o stampa 3D – è una tecnologia produttiva che, a differenza delle tecniche tradizionali, permette di “aggiungere” materiale solo dove serve. Sebbene ad oggi questa tecnologia sia adottata solo in piccola parte nella produzione di componentistica aerospaziale, l’interesse strategico che essa riveste per l’industria del settore, sia primaria che dell’indotto, non è trascurabile. Tramite l’uso di appositi strumenti di progettazione e macchine di produzione, essa permette infatti di realizzare in tempi rapidi prototipi, componenti compatti e leggeri (ogni grammo risparmiato su un oggetto che vola è vitale!), parti di ricambio, attrezzature o soluzioni completamente nuove e personalizzate, anche con geometrie complesse o che integrano più funzioni in un unico sistema. Molte aziende del settore aerospaziale si stanno dunque avvicinando a questo ambito, e la strada intrapresa, benché non priva di ostacoli – primo fra tutti quello normativo -, sembra essere molto promettente.
Tra queste c’è Aidro, un’azienda metalmeccanica di Taino (Varese) con una storia di quasi 40 anni alle spalle, che ha deciso di rinnovarsi, puntando e investendo sulla nuova tecnologia additiva. Aidro ha raccontato alle altre aziende del Cluster presenti la sua esperienza, di come ha saputo mutuare alcune competenze dal suo settore di provenienza (l’oleo-idraulica, un ambito piuttosto tradizionale e maturo), acquisirne di nuove, e diventare in breve tempo un punto di riferimento per l’utilizzo della stampa 3D metallica nel suo specifico comparto industriale del Fluid Power. Ma poiché la nuova tecnologia offre molte opportunità di business da esplorare, ecco dunque che Aidro si è affacciata al settore aerospaziale.
Tra le sue realizzazioni più emblematiche, c’è un progetto di solidarietà: Servofly, un dispositivo stampato in 3D in metallo che ha permesso a Mattia Negusanti, un pilota che a seguito di un tragico incidente ha perso l’uso di un braccio, di riottenere il brevetto di volo. Installato sul cockpit di un velivolo ultraleggero in modalità “plug-and-fly”, ovvero senza richiedere alcuna modifica all’aeromobile, l’ausilio in stampa 3D controlla la barra di comando gas motore. Il dispositivo elettromeccanico realizzato da Aidro è unico nel suo genere, in quanto è stato personalizzato per sopperire alla specifica disabilità di Mattia, che ora può pilotare di nuovo un aereo, da solo e con una sola mano. La sua storia racconta di come la tenacia e la determinazione, con l’aiuto di una tecnologia flessibile come la stampa 3D, consenta letteralmente di volare oltre i limiti.
I partecipanti del Cluster sono stati invitati a visitare il reparto di Additive Manufacturing di Aidro, dove hanno potuto osservare il processo di fusione del metallo all’interno delle stampanti 3D secondo la tecnologia della “fusione laser su letto di polvere metallica” e toccare con mano le fasi di post-processing. La finitura delle parti in 3D e i controlli non distruttivi sono attività in cui molte aziende del Cluster sono già attivamente coinvolte, perché rappresentano un punto chiave per il successo dei prodotti realizzati con questa tecnologia. Uno scambio di idee tra i partecipanti ha riguardato anche le varie fasi della progettazione per la stampa 3D, il cosiddetto Design for Additive Manufacturing, che non solo richiede elevate competenze ma soprattutto una mentalità nuova rispetto alla progettazione convenzionale. Una delle più grandi sfide di questo approccio è appunto abbandonare i vecchi schemi progettuali e pensare a soluzioni completamente nuove, oggi finalmente possibili.
Oltre che su droni e satelliti, allargando un po’ lo sguardo verso il futuro, tra qualche decennio la tecnologia della stampa 3D sbarcherà anche sulla Luna. Il progetto del Moon Village, che ospiterà la prima colonia umana sulla Luna, prevede l’utilizzo di particolari stampanti 3D per costruire rifugi utilizzando la regolite lunare. Di questo progetto e di molti altri ne ha parlato Amalia Ercoli Finzi, Professoressa onoraria del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano, che nel cinquantesimo anniversario dello sbarco di Armstrong e Aldrin, ha ripercorso le tappe più salienti della conquista tecnologica della Luna da parte dell’uomo (e della donna!).
Con l’occasione, il Presidente del Cluster Lombardia Aerospace, Angelo Vallerani, ha consegnato un premio nelle mani della Professoressa Finzi, prima donna a laurearsi in Ingegneria Aeronautica in Italia e “mamma” della Missione Spaziale Rosetta, che ha portato un pezzo d’Europa sul dorso di una cometa lontana 500 milioni di km dalla Terra. Il premio lunare, anch’esso stampato in 3D, è il riconoscimento del Cluster per la sua appassionata e instancabile attività di divulgatrice della tecnica e della scienza spaziale.
In allegato la rassegna stampa sull’evento
https://www.aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/foto-pres-gruppo-tavolo.jpg430825paolohttps://aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/aerospace-lombardia-logo.pngpaolo2019-09-09 10:00:052019-09-09 10:00:05Focus on: Additive Manufacturing – L’esperienza dei nostri soci: il caso di Aidro
Sono state 11 le imprese del Cluster presenti al Salone Internazionale aeronautico e spaziale Maks 2019, in programma a Mosca dal 27 agosto al 1° settembre
Il Lombardia Aerospace Cluster alla scoperta della Russia
Il Distretto aerospaziale lombardo conferma la sua vocazione all’internazionalizzazione, partecipando per la prima volta al prestigioso evento russo, alla ricerca di nuovi mercati e opportunità per le imprese del settore
Una nutrita delegazione, composta da 11 imprese per un totale di circa 30 persone, appartenente al Lombardia Aerospace Cluster, ha preso parte, per la prima volta, al Maks 2019, il Salone Internazionale aeronautico e spaziale, in programma dal 27 agosto al 1° settembre a Mosca, che si svolge ogni due anni.
Lo stand del Distretto lombardo, con la delegazione più numerosa tra quelle provenienti dal nostro Paese, è stato ospitato all’interno dell’area italiana. Per il Lombardia Aerospace Cluster la partecipazione al Salone di Mosca rappresenta una novità, che incarna la volontà di proseguire il percorso di internazionalizzazione intrapreso, per consentire, soprattutto alle Pmi aderenti, di poter prendere parte ad eventi di prestigio mondiale, com’è stato anche nel caso del Salone Le Bourget di Parigi dello scorso giugno.
All’inaugurazione del Maks, cui hanno partecipato più di 600 espositori provenienti da tutto il mondo, hanno preso parte anche il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente turco Recep Tayip Erdogan.
Grazie alla presenza all’evento di Mosca, le imprese del distretto lombardo hanno potuto esplorare e toccare con mano le opportunità offerte, in particolare dal mercato civile, favorite dall’apertura e dalla ricerca, da parte dei player russi, di tecnologie e prodotti offerti dalle imprese occidentali del settore, in possesso di preziose qualifiche e certificazioni.
Un’occasione propizia per le aziende partecipanti per esplorare e allacciare nuovi contatti, creare occasioni di business, impostare e concludere già alcuni contratti, come testimoniano gli stessi imprenditori, sia coloro che per la prima volta partecipavano al Maks, sia coloro che in passato avevano già preso parte al Salone di Mosca.
“Partecipare a saloni internazionali come quello di Mosca, significa anche allacciare contatti con aziende europee e di altri continenti, nel nostro caso con Francia, Danimarca e India – affermano dalla Soliani Emc – senza dimenticare l’immagine positiva dell’Italia che trasmettiamo agli altri Paesi in queste occasioni”.
“Un Salone ricco di opportunità; non solo gli operatori russi, ma anche quelli mediorientali presenti al Maks, hanno dimostrato grande interesse per le nostre tecnologie” commentano dalla E-Level Communication, azienda che realizza software di training.
Da Secondo Mona notano come “rispetto a due anni fa, i player russi abbiano dimostrato una maggiore propensione all’approccio con aziende e fornitori stranieri; grazie ai contatti stabiliti nel 2017 siamo riusciti a concludere un contratto per una fornitura in ambito elicotteristico civile”.
“La partecipazione al Maks 2019 ci ha permesso di conoscere meglio il mercato russo, che ha numeri decisamente diversi rispetto a quelli che siamo abituati in Italia – commentano da Pariani Italy – abbiamo concluso anche un accordo e avuto la possibilità di mostrare i nostri prodotti”.
Grande soddisfazione viene espressa dall’azienda Logic, reduce da un affare concluso positivamente con un operatore russo, la quale sottolinea come “rispetto al passato, le imprese russe si stiano aprendo molto ai mercati occidentali”.
Da Ase si evidenza “l’importanza di aver potuto raccontare direttamente ai player russi ciò che facciamo e come lo realizziamo”.
Per Italiana Ponti Radio “è stata un’occasione per conoscere un mercato nuovo e vastissimo, oltre che una mentalità diversa di pensare alle nuove tecnologie; da parte russa abbiamo percepito disponibilità a collaborare”.
Da Merletti Aerospace mettono in luce “le tante opportunità che un mercato pur difficile come quello russo, offre alle imprese dotate di esperienza e competenze”.
“Partecipare al Maks significa iniziare a seminare e organizzare i primi incontri, per poi raccogliere i frutti in futuro” sottolineano dalla Aidro.
GFM e Siderval evidenziano che “il Maks 2019 è stato una bella vetrina per esporre i nostri prodotti”.
La fitta agenda di impegni del Lombardia Aerospace Cluster proseguirà nei prossimi mesi, con alcuni eventi già programmati, come la partecipazione all’Aerospace & Defence Meetings di Torino, unica fiera B2B del settore, l’incontro cluster2cluster nel Baden-Wurttemberg e sempre prima della fine del 2019 una visita alle aziende del Distretto lombardo da parte del cluster aerospaziale della regione Rhone Alpes.
Si ringrazia per il supporto ICE – Italian Trade Agency, l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e la Camera di Commercio di Varese.
Guarda qui il video con le foto della partecipazione al MAKS 2019
Guarda anche le interviste alle imprese del Lombardia Aerospace Cluster in visita al MAKS 2019
Facoltà di Ingegneria – Università degli Studi di Pavia Aula 4 presso Polo Nuovo, Via Ferrata 3 – 27100 Pavia
Prosegue il percorso Aerospace@Industry4.0 avviato dal Lombardia Aerospace Clusterin sinergia con le università socie: al centro dell’ultimo workshop organizzato all’Università degli Studi di Pavia il tema dell’Additive Manufacturing, applicata al settore aerospaziale.
“Con eventi come questi – spiega Angelo Vallerani, Presidente del Cluster –vogliamo ribadire l’importanza di continuare ad innovare e creare nuove opportunità per il futuro. Bisogna cambiare, il cambiamento ha fatto sì che molte delle nostre imprese siano ancora sul mercato dopo tanti anni, ma per innovare è fondamentale coltivare uno stretto rapporto di collaborazione con le università. Le tecnologie che sviluppiamo oggi renderanno il futuro del tutto diverso: l’università ha il delicato compito di formare quelle figure di cui abbiamo bisogno”. In altre parole, per sfruttare al meglio la tecnologia non bisogna solo conoscerla e padroneggiarla, ma soprattutto capirne l’applicazione finale e tutti i problemi insiti nel processo di applicazione di un determinato asset tecnologico.
Ed è proprio qui che entra in campo il sapere universitario: “Dal 2015 siamo impegnati su progetti, ad ampio spettro, in ambito Additive Manufacturing. Crediamo moltissimo in questa tecnologia e la stiamo declinando in svariati ambiti applicativi, tra cui quello manifatturiero. Per cui una giornata dedicata al settore aerospaziale, per noi, è di grande interesse. Come lo è ospitare qui in università delle aziende che utilizzano questa tecnologia, per capire insieme a loro come questa tecnologia possa cambiare la progettazione e la produzione di complementistica in questo ambito”, racconta Ferdinando Auricchio, Computational Mechanics and Advanced Material Group all’Università degli Studi di Pavia.
Intorno allo stesso tavolo, università, centri di ricerca accreditati ed imprese hanno messo a fattor comune le proprie esperienze in ambito di manifattura additiva, portando come esempio le realtà più diverse. “Cos’è per noi l’Additive Manufacturing? Un modo per andare oltre quelli che sono gli attuali limiti della progettazione”, argomenta Luca Pernechele, dell’Ufficio Tecnico diAerea, aggiungendo che l’esperienza maturata dall’azienda di Turate è iniziata nel 2014 con un’attività di testing per poi evolversi fino a sfociare nello sviluppo di prodotti di propria realizzazione.
Pensando all’innovazione, invece, Tommaso Tirelli, Cotitolare di Aidro, azienda che ha come core business l’oleodinamica, è giunto alla conclusione che la stampa 3D metallica poteva essere la giusta strada: “Abbiamo iniziato a costruire parti dei nostri sistemi con l’Additive Manufacturing e vista la grande possibilità di sbocchi che il settore aeronautico offre, ci siamo attivati nella realizzazione di componenti come pedali alleggeriti o strutture in titanio”.
Un’altra azienda, una pmi innovativa per essere precisi, che ha colto a pieno la sfida lanciata da Industry 4.0 è stata la Rollwasch Italiana, che dal 2009 ad oggi ha depositato 12 brevetti, rivolti soprattutto al settore aerospace, concentrandosi ultimamente sulla finitura dallo stampato da Additive Manufacturing. “Per noi questa tecnologia rappresenta il futuro, una pagina da scrivere, però molto insidiosa. La cosa importante è mettere insieme le forze, come fa il Lombardia Aerospace Cluster da tempo. Dobbiamo unirci, capire le competenze, le esigenze, le criticità e insieme sperimentare”, afferma Ambra Redaelli, Amministratore Delegato dell’impresa di Albiate.
Guarda qui le interviste alle imprese:
Francesco Stortiero, Direttore Tecnico di GFM, riporta, invece, l’esperienza di una partnership che ha portato all’apertura di un centro tecnologico dedicato a questa nuova ed innovativa tecnologia: “GFM pensa all’Additive Manufacturing come ad un processo speciale per poter realizzare componenti di nuova concezione. Per questo abbiamo realizzato una collaborazione con i produttori di macchine e con altre aziende del territorio per cercare di spingere questa tecnologia. Il risultato è stata la realizzazione di un centro tecnologico, che consenta al cliente di poter sperimentare partendo dalla selezione delle polveri, fino ad arrivare alla qualifica del prodotto, passando attraverso la produzione di piccole serie di oggetti”.
Altro esempio di sinergia è la cooperazione avviata tra AQM e Seamthesis: “Lavoriamo nell’ambito dei processi di produzione delle polveri metalliche utilizzate nella manifattura additiva, sia nell’ambito della realizzazione di nuovo leghe – spiega Paolo Folgarait, Presidente diSeamthesis – e siamo promotori di un’iniziativa industriale nella creazione di un competence center in manifattura additiva”.
Per Dario Buggio, Responsabile Vendite in RTM Breda, infine, manifattura additiva significa “avere una tecnologia nuova che genera delle produzioni che dovranno essere sottoposte a test, come nel nostro caso, accreditate per le applicazioni aeronautiche”.
Ha presentato la sua esperienza in tema di Additive Manufacturing anche Secondo Mona, che ha iniziato le prime esperienze di produzione additiva intorno al 2010 e ad oggi può vantare anche alcuni particolari già in produzione di serie, realizzati internamente in ABS Plus, poi verniciato, impiegati su un elicottero civile di medie dimensioni.
Guarda qui il video completo dell’evento:
https://www.aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/Aerospace_016-e1562571888559-scaled-1.jpg13312560paolohttps://aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/aerospace-lombardia-logo.pngpaolo2019-07-08 06:55:302019-07-08 06:55:30Focus on: Additive Manufacturing
Il progetto ha visto anche due lezioni speciali, tenutesi nei mesi di marzo e aprile 2019: una trentina di studenti di terza hanno potuto partecipare a due giorni di lezione a scuola, dedicate ad approfondire diversi temi: dalla fisica del volo all’elettronica applicata, passando per i droni, le applicazioni, i sistemi di controllo e le loro possibilità di utilizzo.
Il tutto è stato spiegato e illustrato dall’ingegner Umberto Papa, della Divisione Velivoli di Leonardo, che ha accolto con favore l’invito della scuola all’interno di un progetto di Impresa Formativa Simulata che gli studenti porteranno avanti per due anni. Il progetto mette al centro gli studenti, offrendo loro la possibilità di confrontarsi con diversi interlocutori del mondo del lavoro, attraverso lezioni sulla costituzione di un’impresa.
Ad essere coinvolti nell’iniziativa, oltre a Leonardo, sono la Fondazione Sodalitas, il Museo del Volo di VOLANDIAe l’archivio storico SIAI Marchetti. Realtà che permetteranno ai ragazzi di mettersi alla prova con visite in azienda, esercitazioni e attività di ricerca.
https://www.aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/immagine_pronta-per-sito.jpg430825paolohttps://aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/aerospace-lombardia-logo.pngpaolo2019-07-05 13:01:562019-07-05 13:01:56Progetto Droni – ISIS Dalla Chiesa di Sesto Calende
17 le imprese presenti a Le Bourget 2019, una delle manifestazioni internazionali più importanti del settore aerospaziale
Il Lombardia Aerospace Cluster fa sistema a Parigi
Il presidente del Cluster, Angelo Vallerani, a margine dell’incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Al Governo chiediamo di accompagnare le imprese sui mercati internazionali”
“La visita del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, rappresenta un primo segnale di interesse da parte del Paese per un settore fortemente rappresentativo della capacità tecnologica e dell’industria nazionale. Di conseguenza, però, anche la richiesta al Governo deve essere altrettanto chiara: è necessario, infatti, che le grandi aziende che si trovano ad operare sui mercati esteri non siano lasciate sole. In particolare, occorre valorizzare degli strumenti validissimi in programmazione, i tavoli G2G, cioè, Government to Government, proprio per aiutare le grandi imprese a posizionarsi nell’economia internazionale. Questo porterebbe una ricaduta positiva su tutta la filiera, dai grandi produttori a cascata sino alle piccole e medie imprese. A Regione Lombardia, che ringraziamo per essere venuta anche quest’anno in visita al nostro stand con una delegazione, chiediamo un supporto fattivo per la partecipazione ad eventi fieristici di prestigio come quelli di Le Bourget a Parigi e Farnborough a Londra, che potrebbero essere un valido veicolo per promuovere, attraverso delle eccellenze, l’intero sistema lombardo”. Così Angelo Vallerani,Presidente del Lombardia Aerospace Cluster, a margine dell’incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in visita al Salone dell’Aeronautica e dello Spazio Le Bourget di Parigi. “Le imprese lombarde – ha spiegato Vallerani – portano al settore aerospaziale tradizione, ma anche innovazione perché per poter rimanere in questo mercato sempre più globale e in continua evoluzione, l’innovazione di prodotto e di processo è fondamentale. Le nostre aziende sono riuscite ad evolversi, mantenendo la vocazione all’innovazione tecnologica che le caratterizza e rende competitive. E se è vero che aerospazio è sinonimo di made in Italy, la Lombardia è la punta di diamante dell’industria nazionale”.
E per quanto riguarda l’industria della provincia di Varese? “Il 30% dell’export del territorio varesino è prodotto dal settore aerospace, che quindi per noi è fondamentale. Il Cluster rappresenta un nuovo modello di fare business, in grado di integrare e far interagire le pmi con le aziende medio-grandi. In modo tale che anche le piccole imprese possano beneficiare della partecipazione a fiere internazionali, in grado di favorire la presenza sui mercati esteri”, questa la visione sottolineata a Le Bourget Roberto Grassi, Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, che ha visitato il Salone parigino insieme alla delegazione di Regione Lombardia, incontrando tutte le numerose imprese del territorio presenti.
Dal punto di vista delle 17 imprese partecipanti (in calce l’elenco ), oltre a Leonardo che ha annunciato ordini per 9 elicotteri (5 ai vigili del fuoco per un valore di 75 milioni di euro, 2 all’operatore offshore Wiking per un valore di 30 milioni e 2 all’operatore offshore NHV), si è raccolto un buon feedback in termine di visite di imprese di altri Cluster, B2B realizzati, accordi sottoscritti e anche di riconoscimenti ricevuti. Un evento, quello del Salone dell’aeronautica e dello spazio Le Bourget di Parigi, che rappresenta dunque un trampolino di lancio per le piccole e medie imprese lombarde che, da una decina d’anni stanno esplorando insieme i mercati esteri, forti di una presenza comunitaria, hanno la possibilità di farsi conoscere ben al di fuori dai confini italiani. “Accompagnare le imprese nell’esplorazione dei mercati, all’interno di percorsi strutturati realizzati dal Cluster, è di certo una modalità significativa sia per incrementare la loro competenza collettiva sull’internazionalizzazione, sia per rafforzare i sistemi di collaborazione tra le pmi anche sul territorio” ha affermato Fabio Lunghi, presidente dellaCamera di Commercio di Varese che, con continuità, garantisce un sostegno al Lombardia Aerospace Cluster in occasione di importanti eventi fieristici internazionali come Le Bourget.
Con l’occasione del Salone, è cresciuto anche l’interesse per le attività di internazionalizzazione del Cluster aerospaziale lombardo mostrato da Regione Lombardia. “Oltre alla grande tecnologia, l’innovazione, la capacità di non fermarsi che contraddistinguono le piccole e medie imprese italiane, quello che si percepisce facendo un giro tra i padiglioni fieristici è la grande capacità di fare sistema. Come Regione Lombardia lavoriamo in sinergia per fare in modo che tutto ciò avvenga, anche attraverso lo strumento della sussidiarietà”, ha spiegato Alessandro Mattinzoli, Assessore allo Sviluppo Economico. “Penso che in un momento in cui i mercati internazionali stanno vivendo delle fibrillazioni, fare sistema sia un valore aggiunto da tutelare. E come istituzione intendiamo continuare ad essere vicini ad un mondo che ha avuto, ha avrà una storia decisamente importante”, ha chiosato l’Assessore durante la visita allo stand.
In allegato la rassegna stampa sulla partecipazione del Cluster a Le Bourget.
https://www.aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/le-bourget2019_news-5.jpg430825paolohttps://aerospacelombardia.it/wp-content/uploads/aerospace-lombardia-logo.pngpaolo2019-07-01 06:50:342019-07-01 06:50:34Il Lombardia Aerospace Cluster a Le Bourget 2019
ESA invita imprese, start-up e PMI a partecipare all’evento European Exploration Envelope Programme (E3P2) Industry Day, che si svolgerà martedì 16 luglio 2019 presso l’ESA / ESTEC, Centro ERASMUS.
L’obiettivo principale di questo evento è informare l’industria sul contenuto del programma E3P2, sulla strategia di approvvigionamento che l’Agenzia intende attuare e favorire il dialogo tra i principali offerenti e fornitori in vista dei prossimi ITT per lo sviluppo del secondo periodo dell’European Exploration Envelope Programme.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni vi invitiamo a visitare la pagina web dell’evento.
Le registrazioni rimarranno aperte fino al 4 luglio p.v.
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Segnaliamo che dal 19 al 21 novembre a Brema (Germani) si terrà la fiera Space Tech Expo Europe.
Si tratta della più grande esposizione dedicata allo spazio in Europa e offre anche una conferenza di livello mondiale, forum, sessioni tecniche e piattaforma di incontri B2B gratuiti. L’edizione 2019 si concentrerà sia sui mercati spaziali tradizionali, sia sulle newspace e le piccole applicazioni satellitari.
Personaggi del calibro di ESA, DLR, Lussemburgo, Italian Trade Commission, Airbus, Ariane Group, Fraunhofer, OHB, BAE Systems, Honeywell, Business Finland, Skywin Wallonie, BavAIRia, Berlin-Brandenburg Aerospace alliance e società di newspace come Tyvak, ISIS, Hyperion, T4i, Enpulsion, PLD Space, KSAT, EXOLaunch e molti altri parteciperanno all’evento.
Sono attese circa 400 aziende espositrici e oltre 4000 partecipanti (l’ultima edizione ha visto oltre 250 tecnici di Airbus DS che hanno fatto il loro ingresso in sala e oltre 100 tra i più famosi come DLR, ESA e OHB). Il pubblico sarà caratterizzato da produttori, operatori, fornitori di lancio e catena di distribuzione, nonché da utenti finali non tradizionali.